Trevi è il nome del secondo rione di Roma, indicato con R. II. L’origine del suo nome non è ancora sicura, tuttavia l’ipotesi più accreditata è che provenga dal latino trivium, che sta ad indicare la confluenza di tre vie nella piazzetta dei Crociferi, situata al lato della moderna Piazza di Trevi. | ||||
A Spasso per il Rione | ||||
StoriaTale rione, durante la Roma repubblicana rientrava nella terza regione, durante la Roma imperiale era suddivisa tra la sesta (chiamata Alta Semita) e la settima (chiamata via Lata). Nell’antica Roma, nel rione Trevi c’erano ampi raggruppamenti di case private da cui si ergevano alcuni edifici monumentali. Sin dal periodo romano tale zona fu suddivisa in due parti principali: quella bassa, pianeggiante e vicino al fiume, e quella alta, collinare e quindi rialzata. La prima era centro di attività cittadine, mentre la seconda rimase essenzialmente una ricca zona residenziale. Dopo la caduta dell’impero la zona collinare si andò spopolando mentre la popolazione tendeva a concentrarsi nella zona a valle. L’urbanizzazione seguì la popolazione: le costruzioni erano numerose nei pressi del Tevere mentre non si costruì praticamente nulla nella zona collinare fino ai fasti del Rinascimento. Nel 1600 l’urbanizzazione, la costruzione di strade, chiese e fontane avevano fatto sì che tutto il rione Trevi fosse densamente popolato, e il suo aspetto rimase essenzialmente inalterato fino alla fine del XIX secolo. Il Quirinale, parzialmente isolato dalla parte densamente popolata nei pressi del Tevere, tendeva a trasformarsi in un centro di potere ospitando numerosi palazzi rappresentativi della potenza papale. Durante il periodo napoleonico, nel 1811, si decise che il Quirinale dovesse diventare un vero centro di potere imperiale. Tale progetto non fu realizzato a causa della caduta di Napoleone, tuttavia l’idea rimase e fu ripresa parzialmente nella pianificazione dell’assetto urbanistico di Roma capitale dopo il 1870. Infatti molti ministeri si trovano ancora oggigiorno nel rione Trevi. Ciò trasformò completamente il volto della parte collinare del rione, che allora era una zona non densamente abitata ricca di viottoli, di chiese e di palazzi monumentali. Il monumento più celebre nel rione è la fontana di Trevi. La Città dell’acquaIl fatto che l’acquedotto Vergine non sia mai andato completamente in rovina è testimoniato, tra l’altro, dalla bimillenaria stratificazione di costruzioni presente nella zona del Trivium (che era il nome originario dell’area dove oggi sorge la fontana di Trevi). Alla fine degli anni novanta lavori di scavo per ristrutturazione e di consolidamento in un gruppo di immobili presso la fontana portarono alla scoperta di una vasta e complessa area archeologica, oggi riorganizzata e visitabile con il titolo “La città dell’acqua“. Ne riemersero le tracce di un’insula di età neroniana che dava sul Vicus caprarius, poi convertita in parte in una domus signorile, a metà del IV secolo, e in parte in una grande cisterna di raccolta, per l’appunto, dell’Acqua Vergine. Nello stesso comprensorio, e in parte sovrapposti ai precedenti, sono stati portati alla luce anche resti di edifici del XII e XIII secolo; dell’urbanizzazione di quell’epoca sono del resto visibili le tracce nel portico medioevale conservato sul lato della piazza, di fronte alla fontana. Altre rilevanze archeologiche
StemmaLo stemma del rione è costituito da tre spade su sfondo rosso. I confini
Piazze
Strade
Edifici
ChieseChiese esistenti
Chiese sconsacrateChiese scomparseChiese di altri cultiMusei ed altri monumenti | ||||
Rione Trevi
Rione Trevi ultima modidfica: 2013-07-26T17:44:44+00:00 da
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